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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

lunedì 7 ottobre 2024

Luca Bottura: Meno male che Silvio c'era

Luca Bottura: Meno male che Silvio c'era

Formato: Kindle (2926 KB)
Pagine: 232
Editore: Baldini+Castoldi (31 ottobre 2023)
ASIN: B0CL2NGLCQ

Data di acquisto: 30 settembre 2024
Letto dal 2 al 7 ottobre 2024

Sinossi
"Mentre noi ci baloccavamo sulle origini misteriose del patrimonio di Silvio Berlusconi, sui legami massonici, sugli stallieri di Cosa Nostra, sulle Olgettine, il Cavaliere esportava un modello a immagine e somiglianza sua e della sua azienda: il capitalismo muscolare. Là dove bilanci, politica, gnocca, democrazia, media appecoronati, vocazione autoritaria, blandizie, minacce, joie de vivre, joie di non pagare le tasse, convivono in un ecosistema meraviglioso nel quale i poveri votano, quando possono votare, per i ricchissimi. A maggior gloria del re. Sudditi felici che hanno sempre qualcun altro cui addossare il loro fallimento: migranti, comunisti, migranti comunisti. Fino a diventare migranti economici di loro stessi. Che mai giungeranno in porto ma, durante il viaggio, scalciano il tizio a fianco. Berlusconi è stato forse il politico più deriso al mondo, e questo libro non fa eccezione. Ma chi ne sfotteva le orribili barzellette, la coazione a mentire, i modi da parvenu brianzolo, chi si sentiva superiore per modernità, arguzia, cultura, alla fine è diventato come lui (qualcuno ricorda Sarkozy?) o ne ha avuto bisogno fino all'ultimo per rendere il format più trash (Meloni, Salvini). Dunque, vincente. Ché, in fondo, l'occasione fa l'uomo Silvio. Ma siccome di troppa saliva si può morire, anche dopo morti, eccomi. A raccontare l'uomo che più ha portato l'Italia nel mondo dopo Leonardo da Vinci e Al Capone. Scelga il lettore in che percentuale, a patto di ammettere una fattuale verità: Silvio era, è stato e sarà eterno e inestinguibile". Luca Bottura

L'incipit del libro
A - Segrate, fratres
Il piccolo agglomerato di case è rimasto quasi intonso, benché circondato da un ipermercato pro capite e varie opacità commerciali: ortofrutta grandi come il Molise, bar stracolmi di pasticcini alla mandorla, di quelli che proprio non puoi rifiutarti di vendere, ristoranti che cambiano gestione con la frequenza di una segreteria del Pd.
Diciamo che vanno forte le lavanderie.
Case basse, rosse. Intonaco a momenti. Una tabaccheria ricolma di slot machine laddove c'era una piccola Coop, un fornaio che ha emesso l'ultimo scontrino in lire, le vestigia di un vecchio cinema porno, l'Excelsior, che fronteggiano la caserma della polizia cinofila. È stato l'ultimo a chiudere in Italia, va' a capire per-ché. Probabilmente zoofilia.

La mia (brevissima) recensione
"Silvio Berlusconi appartiene ad una categoria che spesso ha conquistato il mondo: i mitomani di potere".
Casualmente ho conosciuto Luca Bottura, qualche anno fa ascoltando Radio Capital... e mi conquistò da subito per la sua irriverente rassegna stampa mattutina. E questo piccolo libricino (siamo a poco più di 200 paginette) incentrato sulla figura di Silvio Berlusconi non fa eccezione: usando un linguaggio spassoso ed ironico, ne analizza e ne ripercorre la carriera imprenditoriale, televisiva e, soprattutto, politica.
Luca è molto preparato, conosce bene la materia e sa di cosa parla. E, cosa fondamentale, non ha il paraocchi e non ha chiusure o pregiudizi di sorta (anche verso la "mia" Sinistra).
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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