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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

mercoledì 30 ottobre 2024

Stephen King: L'incendiaria

Stephen King: L'incendiaria

Titolo originale: Firestarter
Formato: ebook
Pagine: 432
Editore: Sperling & Kupfer (29 aprile 2014)
ASIN: B00K03U048

Data di acquisto: 11 giugno 2014
Letto dal - al 2 settembre 2014

Sinossi
Un uomo alto dalle spalle larghe e una bambina dai capelli biondi si tengono per mano nell'oscurità: padre e figlia in fuga nella notte. Sulle loro tracce c'è una macchina verde, con a bordo degli sconosciuti disposti a qualunque cosa pur di catturarli.
Dodici anni prima, quell'uomo alto, Andy McGee, era ancora ventenne, uno studente squattrinato del college che si era offerto per un misterioso esperimento psicologico che gli avrebbe fruttato duecento dollari. Non sapeva che in quell'occasione avrebbe conosciuto Vicky Tomlison, l'amore della sua vita, anche lei prestatasi come cavia. Non immaginava che quella sperimentazione, orchestrata da un'organizzazione governativa chiamata «La Bottega», avrebbe scatenato in lui e in Vicky facoltà paranormali latenti.
E nessuno dei due credette poi ai propri occhi quando Charlie, la loro bambina, diede fuoco al suo orsetto con un semplice sguardo: il frutto del loro amore era dotato di una forza straordinaria e incontrollabile, la pirocinesi, ossia la capacità di incendiare oggetti (e persone) con il pensiero. Ora Charlie ha otto anni e i suoi genitori le hanno insegnato a controllare quel potere distruttivo. Ma gli agenti senza scrupoli della Bottega, venuti a conoscenza del suo «talento», vogliono orientarlo verso il male, usando la bambina come un'arma, con conseguenze potenzialmente disastrose per l'umanità. Non hanno fatto i conti con il coraggio di un padre, pronto a tutto pur di salvare sua figlia. Né hanno calcolato che anche una bambina può provare la sottile soddisfazione della vendetta.

📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

martedì 29 ottobre 2024

Shirley Jackson: L'incubo di Hill House (La casa degli invasati)

Shirley Jackson: L'incubo di Hill House (La casa degli invasati)

Titolo originale: The Haunting οf Hill House
Formato: Kindle (445 KB)
Pagine: 144
Editore: Adelphi (5 settembre 2012)
ASIN: B0096FERBI

Data di acquisto: 26 ottobre 2024
Letto dal 26 al 29 ottobre 2024

Sinossi
Chiunque abbia visto qualche film del terrore con al centro una costruzione abitata da sinistre presenze si sarà trovato a chiedersi almeno una volta perché le vittime di turno (giovani coppie, gruppi di studenti, scrittori alla vana ricerca di ispirazione) non optino, prima che sia troppo tardi, per la soluzione più semplice (e cioè non escano dalla stessa porta dalla quale sono entrati, allontanandosi senza voltarsi indietro). Bene, a tale domanda, meno oziosa di quanto potrebbe parere, questo romanzo di Shirley Jackson, il suo più noto, fornisce una risposta, forse la prima. Non è infatti la fragile, sola, indifesa Eleanor Vance a scegliere la Casa, dilatando l'esperimento paranormale in cui l'ha coinvolta l'inquietante professor Montague molto oltre i suoi presunti limiti. È piuttosto la Casa (con la sua torre buia, le porte che sembrano aprirsi da sole, le improvvise folate di gelo) a scegliere, per sempre, Eleanor Vance. E a imprigionare insieme a lei il lettore, che tenterà invano di fuggire da una costruzione romanzesca senza crepe, in cui (come ha scritto il più celebre discepolo della Jackson, Stephen King) «ogni svolta porta dritta in un vicolo buio». L'incubo di Hill House è apparso per la prima volta nel 1959.

L'incipit del libro
Parte Prima
1 - Nessun organismo vivente potrebbe conservare a lungo la sanità mentale in condizioni di realtà assoluta. Alcuni suppongono che persino le allodole e le cavallette sognano. Hill House, insana, se ne stava sullo sfondo delle sue colline racchiudendo dentro di sé l'oscurità; era rimasta così per ottant'anni e avrebbe potuto restarci per altri ottanta. Dentro, le pareti erano ancora dritte, i mattoni ben connessi fra loro, i pavimenti erano solidi, le porte giudiziosamente chiuse. Il silenzio gravava perenne sul legno e sulle pietre di Hill House e qualunque cosa vagasse sin li vi andava sola.

La mia (brevissima) recensione
"La casa era spregevole e Eleanor rabbrividì appena la vide. Il pensiero sgorgava libero e le diceva: Hill House è infame, è malata. Fuggi finché sei in tempo".
L'incubo di Hill House (pubblicato nel 1959 ed in Italia conosciuto anche come La casa degli invasati) è davvero inquietante: l'autrice ha saputo instillare il dubbio nei personaggi e, di riflesso, ai suoi stessi lettori.
Finale un po' troppo frettoloso ma, nel complesso, un buon libro horror.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

domenica 27 ottobre 2024

La classifica dei libri più venduti


Dati relativi alla settimana da lunedì 14 a domenica 20 ottobre 2024 (Fonte: La Lettura - Corriere della Sera del 27 ottobre 2024):

1. Aldo Cazzullo - Il Dio dei nostri padri
2. Antonio Scurati - M. L'ora del destino
3. Sveva Casati Modigliani - Lui, lei e il paradiso
4. Chiara Gamberale - Dimmi di te
5. Pera Toons - Ridere
6. Mario Calabresi - Il tempo del bosco
7. Haruki Murakami - La città e le sue mura incerte
8. Han Kang - La vegetariana
9. Ilaria Tuti - Risplendo non brucio
10. Lyon Gamer - Il ritorno

venerdì 25 ottobre 2024

Stephen King: You like it darker. Salto nel buio

Stephen King: You like it darker. Salto nel buio

Titolo originale: You Like It Darker
Formato: Kindle (1319 KB)
Pagine: 658
Editore: Sperling & Kupfer (21 maggio 2024)
ASIN: B0CW1JW82D

Data di acquisto: 22 maggio 2024
Letto dal 17 al 25 ottobre 2024

Sinossi
«L'immaginazione ha fame e ha bisogno di essere nutrita» scrive Stephen King nella postfazione di questa magnifica raccolta di dodici storie che ci calano nei meandri più oscuri dell'esistenza, sia metaforicamente che letteralmente.
Questi racconti, sul destino, la mortalità, la fortuna e le pieghe della realtà dove tutto può succedere, sono ricchi e avvincenti come i suoi romanzi, forti nei temi ma altrettanto piacevoli da leggere. King, da oltre mezzo secolo, un maestro della forma, scrive per provare «l'euforia di abbandonare la quotidianità» e in You like it darker i lettori sentiranno la medesima esaltazione, ancora e ancora.
Due bastardi di talento racconta il segreto, a lungo nascosto, che lega per sempre due amici divenuti famosi. Nell'Incubo di Danny Coughlin, un'intuizione psichica senza precedenti ribalta decine di vite, quella del protagonista in maniera più catastrofica. In Serpenti a sonagli, sequel di Cujo, un vedovo in lutto si reca in Florida in cerca di conforto e riceve invece un'eredità inaspettata. Ne I sognatori, un taciturno veterano del Vietnam risponde a un annuncio di lavoro e scopre che ci sono alcuni angoli dell'universo che è meglio lasciare inesplorati. L'Uomo delle Risposte si chiede se la preveggenza sia una fortuna o meno e ci ricorda che una vita segnata da una tragedia insopportabile può ancora essere salvata.
Dal leggendario Maestro della narrativa, una straordinaria raccolta di racconti iconici, molti dei quali inediti, che ci conferma la sua capacità insuperabile di sorprendere, stupire e portare terrore e conforto insieme.
Preparatevi a fare un salto nel buio.

La mia recensione
Come sempre, visto che questo libro è una raccolta di racconti brevi, metto un voto (ed una brevissima annotazione) ad ognuno di essi:
- Due bastardi di talento: 5. Questo racconto, come altri qui presenti, si svolge nell'immaginaria cittadina di Castle Rock, già al centro di gran parte della produzione letteraria di Stephen King. Da notare anche che quasi tutti questi racconti si svolgono durante il Covid.
- Il quinto passo: 5
- Willy lo Strambo: 4
- L'incubo di Danny Coughlin: 4
- Finn: 1. Un racconto senza né capo né coda.
- Lungo Slide Inn Road: 2. Questo mini racconto aveva tutte le premesse per essere straordinario... ma il finale lo ha rovinato del tutto.
- Lo schermo rosso: 4
- L'esperto di turbolenze: 5. Racconto già apparso in Odio Volare.
- Laurie: 5. Racconto già pubblicato in eBook: la volta precedente lo avevo bocciato, in questa occasione, forse perché letto con più calma, l'ho completamente rivalutato.
- Serpenti a sonagli: 5. Questo racconto è la prosecuzione naturale di Cujo (adesso il protagonista è l'ormai 70enne Vic Trenton, personaggio secondario di Cujo)
- I sognatori: 5
- L'uomo delle risposte: 5
📌 Media voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

domenica 20 ottobre 2024

La classifica dei libri più venduti


Dati relativi alla settimana da lunedì 7 a domenica 13 ottobre 2024 (Fonte: La Lettura - Corriere della Sera del 20 ottobre 2024):

1. Aldo Cazzullo - Il Dio dei nostri padri
2. Sveva Casati Modigliani - Lui, lei e il paradiso
3. Erin Doom - Arcadia. Stigma, vol. 2
4. Pera Toons - Ridere
5. Chiara Gamberale - Dimmi di te
6. A.V. - Sapore d'Italia
7. Haruki Murakami - La città e le sue mura incerte
8. Ilaria Tuti - Risplendo non brucio
9. Mario Calabresi - Il tempo del bosco
10. Piergiorgio Pulixi - La donna nel pozzo

giovedì 17 ottobre 2024

David Foster Wallace: La scopa del sistema

David Foster Wallace: La scopa del sistema

Titolo originale: The Broom of the System
Formato: Kindle (971 KB)
Pagine: 538
Editore: Einaudi (7 ottobre 2010)
ASIN: B005VOFS6Q

Data di acquisto: 17 settembre 2024
Letto dal 7 al 17 ottobre 2024

Sinossi
Un romanzo fluviale, comico e insieme profondo: un atto di fede nella forza delle storie, e nella loro capacità di prendere per il collo e raccontare il mondo.
Le avventure di Lenore, che si mette alla ricerca della bisnonna, antica studiosa di Wittgenstein, fuggita dalla sua casa di riposo insieme a venticinque tra coetanei e infermieri; del fratello LaVache, piccolo genio con una passione smodata per la marijuana; del pappagallo di famiglia, Vlad l'Impalatore, che recita sermoni cristiani su una Tv via cavo; di Norman Bombardini, re dell'ingegneria genetica, che si ingozza di cibo e sogna di ingurgitare il mondo intero; di Rick Vigorous, il capo e l'amante di Lenore, negazione vivente del suo stesso cognome. Una galleria di personaggi uno più esilarante e paradossale dell'altro, sullo sfondo di un'America impazzita, grottesca, più vera del vero.

L'incipit del libro
1981. Molte ragazze davvero belle hanno dei piedi davvero brutti, e Mindy Metalman non fa eccezione, pensa Lenore, all'improvviso. Sono piatti e lunghi, con le dita strombate e i mignoli afflitti da bottoni di una callosità giallognola che riappare a mo' di battiscopa lungo i calcagni, e sul dosso dei piedi sbucano peluzzi neri arricciati, e lo smalto rosso è screpolato e si scrosta a boccoli per quant'è vecchio, mostrando qua e là striature bianchicce. Lenore se ne accorge solo perché Mindy si è chinata in avanti sulla sedia accanto al minifrigo per staccare dalle unghie dei piedi appunto un paio di fiocchi di smalto; i lembi dell'accappatoio si dischiudono su un generoso scorcio di scollatura, decisamente più sostanziosa di quella di Lenore, e lo spesso asciugamano bianco che cinge la chioma zuppa e shampizzata di Mindy si è allentato e una ciocca di capelli scuri è sgusciata tra le pieghe e scende leggiadra incorniciandole la guancia fin sul mento. Nella stanza c'è odore di shampoo Flex, ma anche di canne, poiché Clarice e Sue Shaw si stanno facendo uno spino bello grosso che Lenore ha ricevuto in dono da Ed Creamer alla Shaker School e ha portato qui al college insieme ad altra roba per Clarice.

La mia recensione
"No. Il determinismo l'avrebbe accettato se fosse stata in grado di sentire in ciò che la determinava qualcosa di obbiettivo, di impersonale, se si fosse sentita il classico minuscolo ingranaggio di un grande meccanismo. Se non si fosse sentita un po' come usata. Usata.".
La scopa del sistema, datato 1987 e primissimo romanzo di David Foster Wallace, è un torrente pieno di parole... che mi ha travolto! Prolisso, noioso nei dialoghi e con alcune parti allungate all'inverosimile.
Lenore nipote cerca di rintracciare la Lenore bisnonna fuggita da una clinica per anziani. La trama è tutta qui, eppure Foster Wallace riesce a creare un mattone di oltre 500 pagine infarcendolo di veri e propri virtuosismi stilistici ed analisi psicologiche.
Da metà libro in poi, ho veramente faticato nel proseguirne la lettura (stavo per abbandonarlo, lo ammetto). Mai libro mi ha lasciato così spiazzato... o sono io che non sono abituato/preparato a questo genere letterario?
📌 Voto: ⭐ (1 su 5)

mercoledì 16 ottobre 2024

Alan Friedman: La fine dell'impero americano

Alan Friedman: La fine dell'impero americano. Guida al Nuovo Disordine Mondiale

Formato: Kindle (786 KB)
Pagine: 347
Editore: La nave di Teseo (8 ottobre 2024)
ASIN: B0DJC7QQTR

Data di acquisto: 9 ottobre 2024
Letto dal 12 al 16 ottobre 2024

Sinossi
È davvero la fine del "secolo americano"? Ci stiamo dirigendo verso un nuovo disordine mondiale, sempre più pericoloso e instabile, in cui dittatori come Putin e Xi sfideranno sempre più a viso aperto le democrazie occidentali? L'appassionante racconto di Alan Friedman ripercorre l'ascesa del dominio americano dalle origini fino al suo crepuscolo, quando dittatori conclamati e nuovi leader dispotici più o meno "mascherati" da statisti cercano di riempire il vuoto di potere lasciato dall'indebolimento della guida a stelle e strisce. Con uno stile veloce e appassionato, Friedman racconta la parabola fulminea di un "impero" dalla durata brevissima, poco più di 80 anni, dipinge i ritratti vividi e minuziosi dei suoi presidenti, e li inchioda ai gravi errori delle loro amministrazioni: da Franklin Delano Roosevelt a John F. Kennedy, da Jimmy Carter a George W. Bush, da Barack Obama a Joe Biden. Questo libro rivela il fallimento della leadership americana in alcuni snodi cruciali della storia, ci porta dietro le quinte dell'America di Donald Trump e Kamala Harris - un paese diviso come mai prima era accaduto - e anticipa gli scenari che dovremo affrontare nei prossimi anni: gli effetti del Nuovo Disordine Mondiale metteranno alla prova i nostri valori, in America come in Europa. Il destino dell'una determinerà il destino dell'altra, e del mondo intero.

L'incipit del libro
Ricordo quell'umida sera d'estate in cui ascoltai Gore Vidal delineare le analogie tra l'America di oggi e i giorni del declino dell'impero romano. Ci trovavamo a un cocktail a Roma, nel luglio del 1998, per festeggiare l'ex candidato alla presidenza degli Stati Uniti, George McGovern. Sulla terrazza del Circolo della Caccia, il più nobile della capitale, circondato da contesse e principini dell'aristocrazia romana, Vidal, con un calice di Vermentino ghiacciato in mano, parlava degli Stati Uniti in toni sprezzanti. La principale differenza tra la Roma della classicità e l'America del XX secolo, diceva, era la straordinaria brevità dell'impero americano.

La mia recensione
"La più grande delle ironie per Washington è da sempre la paradossale contraddizione tra la superiorità morale di cui pretende di ammantarsi quando difende la democrazia e si oppone ai regimi totalitari e le azioni concrete che intraprende quando quegli stessi regimi si rivelano utili agli interessi commerciali o militari degli Stati Uniti".
La fine dell'impero americano, del giornalista newyorkese Alan Friedman, è un libro molto interessante ed a tratti quasi provocatorio che, in un certo senso, si ricollega a Questa non è l'America scritto nel 2017 (era l'alba della presidenza di Donald Trump).
Friedman, questa volta, ci fa conoscere l'ascesa e la "caduta" degli Usa come potenza mondiale. E per farci comprendere le cause di ciò, traccia una sorta di percorso storico (quasi un romanzo, insomma) attraverso gli "errori", i limiti e le debolezze dei vari presidenti che, dagli anni '30 del secolo scorso in poi, si sono avvicendati alla Casa Bianca. E credetemi, l'autore ne ha davvero per tutti... non ha risparmiato critiche a nessuno, sia esso presidente (Democratico o Repubblicano) o figura di spicco della politica "made in USA".
Il libro, pur trattando temi molto delicati e (a volte) complessi, è appassionante e di facile lettura. Merito dello stile molto coinvolgente dell'autore (come ho detto poc'anzi, Friedman ci ha presentato i fatti in una "successione" da romanzo).
Dulcis in fundo, visto che siamo nell'imminenza delle nuove elezioni presidenziali, Friedman cerca anche di "scrutare" il futuro di un Paese profondamente diviso (spero non irrimediabilmente) tra l'autocrate Trump e la speranza incarnata da Kamala Harris. Perciò, questo libro vedetelo anche come una sorta di instant book.
Null'altro da aggiungere: consiglio questo ottimo volume a chi è interessato alla politica internazionale ed a chi cerca di comprendere (sempre se ciò sia possibile) dove "sta andando" la macchina "a stelle e strisce", e con essa l'Europa ed il mondo in generale.
Infine una curiosità. Tra i tanti aneddoti presenti nel libro, uno mi ha molto colpito e scosso: correva l'anno 1939, e Franklin Delano Roosevelt respinse e rimandò indietro una nave (la St. Louis) carica di ebrei e rifugiati che cercavano scampo dalle persecuzioni naziste (con molti di loro che, in seguito, trovarono la morte nei campi di concentramento). Ecco, visto che "nessuno impara dalla storia", questo passaggio mi ha ricordato molto da vicino il concetto di politica di un certo Matteo Salvini.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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Consigli di lettura:

domenica 13 ottobre 2024

La classifica dei libri più venduti


Dati relativi alla settimana da lunedì 30 settembre a domenica 6 ottobre 2024 (Fonte: La Lettura - Corriere della Sera del 13 ottobre 2024):

1. Aldo Cazzullo - Il Dio dei nostri padri
2. Pera Toons - Ridere
3. Haruki Murakami - La città e le sue mura incerte
4. Chiara Gamberale - Dimmi di te
5. Ilaria Tuti - Risplendo non brucio
6. Piergiorgio Pulixi - La donna nel pozzo
7. Riccardo Bertoldi - Se mi amassi davvero
8. Nicholas Sparks - Quanti miracoli
9. Lucinda Riley - La ragazza nascosta
10. Felicia Kingsley - Una conquista fuori menù

giovedì 10 ottobre 2024

Premio Nobel per la letteratura 2024 a Han Kang


Il premio Nobel per la Letteratura 2024 è stato assegnato alla sudcoreana Han Kang, "per la sua intensa prosa poetica che affronta i traumi storici ed espone la fragilità della vita umana".
"Nella sua opera - si legge nella motivazione - Han Kang affronta traumi storici e insiemi invisibili di regole e, in ciascuna opera, espone la fragilità della vita umana. Ha una consapevolezza unica delle connessioni tra corpo e anima, vivi e morti, e, nel suo stile poetico e sperimentale è diventata una innovatrice nella prosa contemporanea".
Tra le sue opere più note figurano La vegetariana e Atti umani.

Vincitori del premio Nobel per la letteratura (dal 2000)
2000: Gao Xingjian (Cina/Francia)
2001: Vidiadhar Surajprasad Naipaul (Regno Unito)
2002: Imre Kertész (Ungheria)
2003: John Maxwell Coetzee (Sudafrica)
2004: Elfriede Jelinek (Austria)
2005: Harold Pinter (Regno Unito)
2006: Orhan Pamuk (Turchia)
2007: Doris Lessing (Regno Unito)
2008: Jean-Marie Gustave Le Clézio (Francia/Mauritius)
2009: Herta Müller (Germania)
2010: Mario Vargas Llosa (Perù/Spagna)
2011: Tomas Tranströmer (Svezia)
2012: Mo Yan (Cina)
2013: Alice Munro (Canada)
2014: Patrick Modiano (Francia)
2015: Svjatlana Aleksievič (Bielorussia)
2016: Bob Dylan (Stati Uniti)
2017: Kazuo Ishiguro (Regno Unito)
2018 (assegnato l'anno successivo): Olga Tokarczuk (Polonia)
2019: Peter Handke (Austria)
2020: Louise Glück (Stati Uniti)
2021: Abdulrazak Gurnah (Tanzania/Regno Unito)
2022: Annie Ernaux (Francia)
2024: Han Kang (Corea del Sud)

Italiani vincitori del premio Nobel per la letteratura
1906: Giosuè Carducci
1926: Grazia Deledda
1934: Luigi Pirandello
1959: Salvatore Quasimodo
1975: Eugenio Montale
1997: Dario Fo

mercoledì 9 ottobre 2024

National Geographic Italia - ottobre 2024

National Geographic Italia - ottobre 2024
Vol. 54, n. 4
5,90 euro

In copertina: Un canale attraversa le mangrovie e la foresta pluviale nella Stazione ecologica Maracá-Jipioca, vicino alla foce del Rio delle Amazzoni in Brasile.

I fiumi volanti. Anche un orso delle Ande aiuta a dare forma al bacino idrografico.
"Nessuno conosce questo posto". Un paradiso acquatico nascosto in un remoto canyon boliviano.
Lezioni dalla foresta inondata. Il ricercatore João Campos-Silva impara nuove strategie dalla gente del fiume.
Predatori dell'Amazzonia. Dal piranha al giaguaro: i formidabili cacciatori della foresta pluviale.
Delfino amazzonico. Le inie sono il simbolo dei fiumi della regione, ma il loro futuro è a rischio.
Dal fiume al mare. La foce del Rio delle Amazzoni non è solo la fine del grande fiume.

lunedì 7 ottobre 2024

La classifica dei libri più venduti


Dati relativi alla settimana da lunedì 23 a domenica 29 settembre 2024 (Fonte: La Lettura - Corriere della Sera del 6 ottobre 2024):

1. Aldo Cazzullo - Il Dio dei nostri padri
2. Chiara Gamberale - Dimmi di te
3. Piergiorgio Pulixi - La donna nel pozzo
4. Kendal - Kendal. La prima avventura
5. Ameya Gabriella Canovi - Dentro di me c'è un posto bellissimo
6. Nicholas Sparks - Quanti miracoli
7. Lucinda Riley - La ragazza nascosta
8. Tracy Chevalier - La maestra del vetro
9. Felicia Kingsley - Una conquista fuori menù
10. Valentina Mastroianni - E voleremo sopra la paura

Luca Bottura: Meno male che Silvio c'era

Luca Bottura: Meno male che Silvio c'era

Formato: Kindle (2926 KB)
Pagine: 232
Editore: Baldini+Castoldi (31 ottobre 2023)
ASIN: B0CL2NGLCQ

Data di acquisto: 30 settembre 2024
Letto dal 2 al 7 ottobre 2024

Sinossi
"Mentre noi ci baloccavamo sulle origini misteriose del patrimonio di Silvio Berlusconi, sui legami massonici, sugli stallieri di Cosa Nostra, sulle Olgettine, il Cavaliere esportava un modello a immagine e somiglianza sua e della sua azienda: il capitalismo muscolare. Là dove bilanci, politica, gnocca, democrazia, media appecoronati, vocazione autoritaria, blandizie, minacce, joie de vivre, joie di non pagare le tasse, convivono in un ecosistema meraviglioso nel quale i poveri votano, quando possono votare, per i ricchissimi. A maggior gloria del re. Sudditi felici che hanno sempre qualcun altro cui addossare il loro fallimento: migranti, comunisti, migranti comunisti. Fino a diventare migranti economici di loro stessi. Che mai giungeranno in porto ma, durante il viaggio, scalciano il tizio a fianco. Berlusconi è stato forse il politico più deriso al mondo, e questo libro non fa eccezione. Ma chi ne sfotteva le orribili barzellette, la coazione a mentire, i modi da parvenu brianzolo, chi si sentiva superiore per modernità, arguzia, cultura, alla fine è diventato come lui (qualcuno ricorda Sarkozy?) o ne ha avuto bisogno fino all'ultimo per rendere il format più trash (Meloni, Salvini). Dunque, vincente. Ché, in fondo, l'occasione fa l'uomo Silvio. Ma siccome di troppa saliva si può morire, anche dopo morti, eccomi. A raccontare l'uomo che più ha portato l'Italia nel mondo dopo Leonardo da Vinci e Al Capone. Scelga il lettore in che percentuale, a patto di ammettere una fattuale verità: Silvio era, è stato e sarà eterno e inestinguibile". Luca Bottura

L'incipit del libro
A - Segrate, fratres
Il piccolo agglomerato di case è rimasto quasi intonso, benché circondato da un ipermercato pro capite e varie opacità commerciali: ortofrutta grandi come il Molise, bar stracolmi di pasticcini alla mandorla, di quelli che proprio non puoi rifiutarti di vendere, ristoranti che cambiano gestione con la frequenza di una segreteria del Pd.
Diciamo che vanno forte le lavanderie.
Case basse, rosse. Intonaco a momenti. Una tabaccheria ricolma di slot machine laddove c'era una piccola Coop, un fornaio che ha emesso l'ultimo scontrino in lire, le vestigia di un vecchio cinema porno, l'Excelsior, che fronteggiano la caserma della polizia cinofila. È stato l'ultimo a chiudere in Italia, va' a capire per-ché. Probabilmente zoofilia.

La mia (brevissima) recensione
"Silvio Berlusconi appartiene ad una categoria che spesso ha conquistato il mondo: i mitomani di potere".
Casualmente ho conosciuto Luca Bottura, qualche anno fa ascoltando Radio Capital... e mi conquistò da subito per la sua irriverente rassegna stampa mattutina. E questo piccolo libricino (siamo a poco più di 200 paginette) incentrato sulla figura di Silvio Berlusconi non fa eccezione: usando un linguaggio spassoso ed ironico, ne analizza e ne ripercorre la carriera imprenditoriale, televisiva e, soprattutto, politica.
Luca è molto preparato, conosce bene la materia e sa di cosa parla. E, cosa fondamentale, non ha il paraocchi e non ha chiusure o pregiudizi di sorta (anche verso la "mia" Sinistra).
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

mercoledì 2 ottobre 2024

Gian Marco Griffi: Ferrovie del Messico

Gian Marco Griffi: Ferrovie del Messico

Formato: copertina flessibile
Pagine: 824
Editore: Laurana Editore (26 maggio 2022)
ISBN-13: 9791280845023

Data di acquisto: 26 settembre 2024
Letto dal 27 settembre al 2 ottobre 2029 (abbandonato)

Sinossi
Se cercate dell'avventura, in questo romanzo ne troverete a bizzeffe. Se cercate della letteratura, con questo romanzo ne farete una scorpacciata. I luoghi e i tempi: Asti, Repubblica Sociale Italiana, febbraio 1944; su e giù per le ferrovie del Messico, tra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo scorso. I personaggi (non tutti): Cesco Magetti, milite della Guardia nazionale repubblicana ferroviaria, tormentato dal mal di denti, incaricato di compilare una mappa delle ferrovie del Messico (l'ordine viene dall'alto, molto dall'alto); Tilde Giordano, ragazza bellissima e folle, imbevuta di letteratura, della quale Cesco si innamora all'istante e perdutamente; Steno, devotissimo fidanzato di Tilde, partigiano senz'armi; don Tiberio, prete di città confinato a Roccabianca a causa di certe sue insane passioni; Epa, cartografo samoano (delle Samoa tedesche); Adolf il Führer e la sua consorte Eva, alle prese con l'abuso di anglicismi; Angelo detto Angelino detto Angelito detto Lito Zanon, addetto cimiteriale alla bollitura di cadaveri; Mec il muto, suo sodale fin dai tempi in cui insieme costruivano ferrovie in Sudamerica; le due Marie, entrambe di nome Maria; Bardolf Graf, impiegato amministrativo, ignaro motore immobile di tutta la storia; Ettore e Nicolao, informatissimi e misteriosi clienti fissi del night club segreto L'Aquila agonizzante, prossimi ai partigiani; Gustavo Adolfo Baz, autore del volume Historia poética y pintoresca de los ferrocarriles en México; Edmondo Bo, frenatore poeta, o poeta frenatore, o frenatore e poeta, in ogni caso alcolista e oppiomane; l'orribile Obersturmbannführer Hugo Kraas, amante dell'arte italiana, discutibile golfista e spietato SS; Giustina Decorcipo, compagna d'orfanotrofio di Ettore e Nicolao, violentata e uccisa e gettata sul bordo della strada a sedici anni; Feliciano, bambino morto. Con Ferrovie del Messico Gian Marco Griffi ci ha dato un grande romanzo corale, spassoso e commovente, giocoso e profondo, realistico e fantastico, avvincente senza tregua, scritto con una lingua quasi parlata, sempre cordiale tanto nel registro comico quanto in quello drammatico, e tuttavia letteratissima. Se i numi tutelari di Griffi sono senz'altro Jorge Luis Borges e Carlo Emilio Gadda (e fanno capolino qua e là Roberto Bolaño, Thomas Pynchon e, com’è logico, i Monty Python), il risultato è del tutto originale.

L'incipit del libro
Comando della Guardia nazionale repubblicana ferroviaria di Asti, 8 febbraio 1944
Era un brutto periodo. Ennio aveva disertato, a Luigi Bocca avevano sparato per sbaglio al lobo di un orecchio, il maestro Pozzi aveva perso tre dita della mano destra e bestemmiava ogni volta che armeggiava per scrivere con la sinistra. Il re era scappato, i passeggeri svanivano sui treni, il barbiere Gianni era scappato pure lui, salito su qualche collina per far la guerra alla Repubblica, e nel quartiere avevano tutti la barba da fare. Anche Pietro aveva disertato, il Gran Cinema Vittoria era chiuso, il mio dentista Grandi era alle Nuove a Torino accusato di tradimento, e io mi tenevo il mal di denti da tre giorni.


La mia recensione
Mi spiace dirlo ma non sono riuscito a finirlo: mi sono arreso quando stavo iniziando pagina 400 (su 824). Divertente ed inventivo sì, ma troppo lungo... sino allo sfinimento! E con alcune parti confuse ed allungate all'inverosimile.
Per dirla in parole povere: tanto fumo e pochissimo arrosto!
📌 Voto: ⭐⭐ (2 su 5)